37° Raduno Estivo FICT

Raduno estivo FICT - Eygliers - Camping du Lac Les Iscles - Francia 1-15 Agosto 2014

Dopo la prima esperienza del 2013 Kayak Sarnico ha partecipato al raduno estivo FICT che da quasi quarant'anni ha come base il Camping du Lac Le Iscles a Eygliers nel dipartimento Alte alpi della regione francese Provenza-Alpi-Costa Azzurra.

Facilmente raggiungibile dall' Italia, dopo il passo del Monginevro, Eygliers si trova a circa 30 a sud di Briancon. Da Sarnico sono 350 km che normalmente (trasportando le canoe) si coprono in circa 4 ore e mezza.

Quest'anno il gruppo in partenza da Sarnico comprendeva Flavio e Giampiero a cui si è aggiunto Celeste Bonetti dell' ASD il Canneto di Pisogne. Ad Eygliers, dopo l'iscrizione al raduno è stato quindi possibile partecipare alle attività: discese, corsi di sicurezza, cena presso il Batiment di Gengis.

Giorno 1

Partenza da Sarnico e Arrivo a Eygliers. Discesa Pomeridiana del fiume Guil nel tratto finale e  proseguimento sul fiume Durance fino al campo slalom di St. Clement.

Rientro e cena in campeggio con i compagni di discesa.



Giorno 2 

Colazione, carico canoe e attrezzatura. Destinazione fiume Guil tratto medio. Tecnicamente si tratta di un creek, fiume a regime torrentizio, manovriero. La presenza di massi, sassi, dislivelli richiede la verifica di ogni passaggio. Maurizio Faoro guida la spedizione. Si tratta di un fiume che in condizioni di livello adeguato presenta difficoltà elevata. IV-V grado. La discesa ci impegna praticamente per tutto il pomeriggio. Al rientro la tensione e le difficoltà della giornata vengono riprese a cena davanti alla pasta preparata da Monica Faoro.




Giorno 3

Colazione, carico canoe e attrezzatura. Destinazione impianti del comprensorio sciistico Serre Chevalier, patria del campione Luc Alphand. Si parte da Monêtier-les-Bains per raggiungere Chantemerle. L'acqua qui è veramente freddissima (inferiore ai 10°C). La difficoltà della discesa sta nella prima rapida di 200m al III grado che essendo posta poche centinaia di metri dopo la partenza obbliga ad essere subito pronti. Essendo in compagnia di altre decine di partecipanti al raduno la discesa della prima rapida sarà molto affollata.
Dopo aver superato la prima rapida il resto della discesa è rappresentato da un percorso ampio e dolce con difficoltà massime del II grado.



Giorno 4

Colazione e ci presentiamo al punto di raccolta per seguire il corso di sicurezza e soccorso fluviale tenuto dai tecnici FICT: Vladimiro Caminiti, Maurizio Consalvi, Max Stick, Walter Filattiera.
Al mattino siamo in campeggio per la formazione su lancio, recupero, re-inserimento della corda nel sacco, percorso: prendi l'orsetto!!!

Nel pomeriggio raggiungiamo il campo slalom di st. Clement. Con gli istruttori vengono affrontati e analizzati i concetti della posizione di sicurezza da tenere una volta finiti in acqua (a bagno!). Davanti a noi ci sono circa 20 m e poi il primo dislivello del campo slalom accelera la corrente rendendo più difficile gestire la situazione nel tentativo di raggiungere la riva. Il freddo prende un po' la testa. Siamo qui per imparare a gestire prima di tutto le nostre sensazioni. Non è facile. Tuttavia la pratica del kayak necessità di conoscenza delle nozioni di sicurezza che possono aiutare a gestire situazioni di disagio o di pericolo di fronte agli inconvenienti di questo sport.

Intanto la corrente ci trascina un troppo avanti: vedo a riva il nostro soccorritore pronto a lanciare la corda. Contatto visivo e alzo il braccio. Sento la corda arrivare, le mie mani si chiudo. Presa. La corrente a questo punto mi spinge essa stessa a riva. Funziona: tutto quello fatto al mattino lanciando e ricevendo la corda sta dando i suoi risultati.

Briefing per rivedere  gli errori. Dove abbiamo sbagliato, perché non è bastato nuotare fino a non avere più fiato? Angolo di ingresso, profondità della bracciata. Concentrazione.

Riproviamo: ci ributtiamo in acqua due, tre, quattro volte. L'acqua è sempre più fredda, siamo sempre più stanchi ma alla fine miglioriamo tutti. Meno bracciate e in poco tempo raggiungiamo la riva. Alle 17 salutiamo la fine del corso con duplice soddisfazione: felici non non dover rientrare in acqua e per  aver migliorato il nostro atteggiamento. Gran finale con il trenino in corrente. 

Ora siamo liberi, mettiamo le canoe in acqua e ci buttiamo nel campo slalom. Percorso di III grado, onde e schiuma tutta attorno. Il sole torna a riscaldarci e a questo punto è solamente divertimento nel cercare di solcare le onde. Ci diamo il cambio nel cavo dell'onda: chi vuole fare play, chi vuole provare la canoa, chi vuole solo giocare a scavalcare l'onda. C'è posto per tutti!. Per un'ora e mezza ce la godiamo come se non ci fosse domani. Alla fine usciamo fradici, svuotati e contenti.

Rientriamo in campeggio, questa sera siamo a cena da Gengis.



Giorno 5

Ore 6. Sul "tetto" della tenda le gocce fanno rumore. Piove. Continuerà fino alle 11. Ieri sera c'erano progetti: Ubaye, Ubaye. Ma con la pioggia il fiume si sarà ingrossato? Sarà in piena? Impraticabile? Le previsioni chiamano addirittura sole per il pomeriggio: allora si va, si va! Alle 11 siamo pronti, colazione , carico canoe e materiale. Tutti dentro. Ci vogliono due ore per arrivare. Direzione Gap, superiamo Embrun, quindi costeggiamo il grande lago di Serre Poncon, creato dal grande sbarramento sulla Durance. La parte occidentale riceve le acque dell' Ubaye. Oggi ci sono grandi nubi. Un anno fa qui avevamo visto marmotte enormi e un cielo blu aveva fatto da sfondo alle nostre foto ricordo. Proseguiamo. Inizia la valle dell'Ubaye. I torrentelli non sembrano gonfi, qui sembra aver piovuto meno. Buon segno. Arriviamo a Fresquiere. Osserviamo il fiume dal ponte, poi da sotto. Il fiume spinge, ma se un anno fa l'acqua era comunque limpida nonostante la sabbia nera oggi un liquido più pesante dell'acqua scende senza fare schiuma: sembra liquirizia. Surreale. In questo punto ci sono difficoltà importanti: V grado. Renato e Gianni più tardi valuteranno nuovamente dal discesa.

Ci spostiamo più a valle e ci imbarchiamo a Meolans-Revel. Saranno 7 km di discesa fino a Le Lauzet-Ubaye. IV grado, vero. Avvallamenti che fanno sparire la canoa con noi dentro. Fiume di volume, acqua veloce, rapide continue di oltre 100m. Assieme a noi un gruppo di discesisti in Hidrospeed e Rafting.

Sarà l'ultima discesa per noi in questo raduno. Ne sarà valsa la pena: impegnativa e bellissima. 



Giorno 6

Giornata stupenda. Dopo la pioggia del giorno precedente il cielo è terso e il sole riscalda le nostre spalle. Dopo colazione iniziamo subito a smontare il nostro campo. Con un po' di rammarico guardiamo invece chi si preparata per una nuova giornata di canoa. Raduniamo le nostre cose, smontiamo e ripieghiamo le tende. Ricarichiamo tutto con le cono e ovviamente sul tetto.

Prima di ripartire i nostri saluti a Gengis. Il suo gruppo anche quest'anno ha ha dato cibo e calore umano a tante persone. Sempre magnifici.

Si riparte, ma tutto sommato è presto, la strada per casa sarà libera. Ci fermiamo per l'unico pasto "francese" … e vale la pena. Ripartiamo dopo un doveroso caffè...

Tre ore e mezza e siamo a casa. Nel frattempo il tempo peggiora, la stagione in Italia è stata pessima e rimane tale. Un arcobaleno sulla base e un sorriso ci danno il bentornato.   






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