Il Grande Sentiero

Il grande sentiero 2014

Habitat, culture, avventure.


Sesta edizione de Il Grande Sentiero, la rassegna che racconta insieme ai protagonisti esperienze e storie forti, avventure umane ancora prima che sportive. 

L' 11 novembre 2014 la manifestazione dedica un'intera serata al mondo della canoa ospitando una personalità d'eccezione come Francesco Salvato. Il Kayak Sarnico è presente con una nutrita rappresentanza a cui si aggiunge ATLS Iseo, Kccp Palazzolo, Canoa Club Asola, Il Canneto- Pisogne. Siamo quindi in una trentina a raggiungere l'auditorium di Piazza della Libertà a Bergamo.Quando si spengono le luci, l'auditorium, che dispone di circa 300 posti a sedere, è praticamente pieno.


























Francesco Salvato introduce l'argomento della canoa ad un pubblico che generalmente è abituato a sentire parlare di montagna, di scalate, trekking, etc.
Alla fine l'ambiente è lo stesso: i fiumi nascono necessariamente da quelle montagne e da quei laghi che gli appassionati della montagna conoscono bene. Il canoista è quindi un parente prossimo che condivide lo stesso amore per la vita all'aria aperta. Il passaggio che forse cattura di più la fantasia di chi ascolta è il tentativo di rendere , da parte di Francesco, la sensazione che si prova a scendere la corrente di un fiume: scendere all'interno di una valanga. E' forse un'iperbole ma il senso di ciò che Francesco vuole trasmettere è chiaro: l'unicità di ciò che si prova quando si viene spinti dalla corrente di un fiume, impegnati a governare il kayak e ancora di più a dominare le nostre emozioni.

Il kayak è una passione e una professione per Francesco Salvato e la formazione dei giovani è fondamentale. Il filmato dell'ultimo kayak Camp da l'idea di ciò che i ragazzi possono vivere.



Qui Il link al filmato:

http://youtu.be/5U5w5v-0Mp8



I filmati presentati: Quarant'anni di canoa, l'Asia e l'Africa, gli scenari di Francesco Salvato.


Alone on the River - Stéphane Pion - 2012


Cinque kayakisti di fama internazionale: Francesco Salvato (Italia), Ron Fischer (Svizzera),  Raphael Thiébaut (Francia),  Stéphane Pion (Francia) e Jakub Sedivy (Repubblica Ceca), un gruppo con un range di età di 24 anni e sulle spalle un’esperienza canoistica di 112 anni in un’incredibile avventura lunga un mese in totale autonomia. Dai vicoli di Katmandu dopo nove giorni di cammino in quota, kayak in spalla, l’incredibile discesa: 550 chilometri sul fiume, 4400 metri di dislivello. Il collegamento di tre fiumi, il Langu Kola, il Mugu Karnali e l’Humla Karnali, consente la discesa da quasi 5000 metri di altitudine fino ai 190 metri della pianura indiana, a Chisapani. Nel 1999 una spedizione americana guidata dal grande esploratore fluviale  Kurt Casey aveva già tentato questo viaggio, ma la discesa si era interrotta all’inizio del Mugu Karnali e i due canyon più isolati del Langu erano stati aggirati via terra. In un paesaggio di neve, pietra e acqua i cinque amici affrontano difficoltà estreme stivando negli spazi ristretti del kayak tutto il necessario per sopravvivere un mese.


Link al trailer:

http://youtu.be/8NG_zrg4xXI


Zambesi: Paddling the Batoka Gorge


Francesco ci trasporta alle cascate Vittoria: la spedizione di canoisti scende lo Zambesi per 120 chilometri fino al lago Kariba percorrendo le stupende Batoka Gorge.

Link al filmato in versione ridotta:

http://youtu.be/MJwE2f1KU0A



Dudh Kosi

Nel 1976 i membri di una spedizione britannica aggiungono una pietra miliare alla  storia alpinistica, diventando i primi canoisti a scendere il fiume Dudh Kosi del Monte Everest. In altura e ad una velocità incredibile, sei canoisti di classe olimpica combattono con acqua bianca, rocce, cascate e vortici insidiosi. Lottano per controllare una canoa di 30 chili nel corso di un fiume con cascate a 50 chilometri orari, con la minaccia di rovesciarsi sempre presente. Vincitore di oltre 25 premi internazionali, questa è una storia di lavoro di squadra, coraggio e brillantezza individuale.

Link al filmato

http://youtu.be/ju9g8GtJOAo

Alla fine delle proiezioni un saluto a Francesco con la consegna della felpa ufficiale del kayak Sarnico: a presto Checco!!!!

E, strano a dirsi, bicchiere della staffa in birreria e tutti a nanna.

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