Lago d'Orta

Lago d'Orta 7 Maggio 2017

L'idea del lago d'Orta ci è venuta un po' per caso, non tutti lo conoscono e dai racconti di chi l'ha visitato si immagina un piccolo lago, che ricorda il vicino Lago D'Endine. Ci prepariamo quindi come sempre cercando informazioni, per stabilire l'itinerario di viaggio e quindi il percorso in canoa. Saremo in tanti, alcuni di noi alle prime uscite. Allora concordiamo un percorso per tutti di 10km. Per chi se la sente il lago, lungo e stretto, si presta a percorsi più lunghi: Fiorenzo e Luciano si sono gia messi d'accordo e per primi prenderanno il lago verso Omegna. Per il resto della truppa Pettenasco, Crabbia, Ronco Pella, Isola di S.Giulio, Orta San Giulio e rientro a Pettenasco. Per tutti il ritrovo è alle 13 circa all'Isola di S.Giulio. Fabio, che non pagaia ci raggiungerà con il traghetto anche lui per visitare l'isola e partecipare al rinfresco. Un programma semplice ed efficace: prendere l'isola e Orta senza troppa fatica. Sarà l'equipaggio della canadese Bellini-Pelliccioli al grido di oh issaaa- oh isaaa, uno-due, pizzette-pizzette... a scandire il tempo di pagaiata. Il gruppo variopinto si fa notare e non perde l'occasione di fare conoscenza con gli abitanti delle sponde, forse un po' stupiti da tanta partecipazione in una giornata nuvolosa dopo il sabato di pioggia. Le abitazioni sono piccoli gioielli: si affacciano sul lago, alcune con le rimesse per le barche, sempre pronte a prendere il largo.

Isola di San Giulio

Intanto il tempo migliora, l'aria fredda del mattino lascia spazio ad una piacevole temperatura, il cielo intanto si va schiarendo. L'isola di Sal Giulio è davanti a noi. Fa parte del comune di Orta San Giulio, unica isola del Lago d'Orta, l'Isola di San Giulio che dista circa 400 metri dalla riva. L'isola è dominata dall'edificio dell'ex seminario, costruito nel 1844 sulle rovine del castello. Il seminario ospita oggi il convento di suore benedettine di clausura Monastero Mater Ecclesiae. Sull'isola si trova anche la Basilica di San Giulio, il più importante monumento romanico del novarese.

Si arriva quindi all'isola e lo sbarco non è banale, siamo a ridosso del molo dei battelli e lo scivolo è.... scivoloso. E qui la preparazione dei nostri ragazzi si vede, tutti toccano terra sani e salvi senza problemi. Il colpo d'occhio dei nostri mezzi è spettacolare, tutto il colore con lo sfondo dei marmi e graniti dell'isola. Il kayak permette anche di scoprire luoghi come questo: vicini al lago maggiore, meno famosi ma sicuramente interessanti e forse più a misura d'uomo.

Orta San Giulio

La nostra escursione prosegue quindi in direzione di Orta San Giulio, sono solo 10 minuti ma ora c'è un bel sole e una spledida temperatura. Sbarchiamo in Piazza Motta, accanto allo scivolo c'è l'Albergo Orta. Chiuso da tempo un ricordo di un'epoca lontana. Il centro di Orta, completamente pedonalizzato, è caratterizzato da viuzze strette molto pittoresche: la principale corre parallela alla riva del lago e si interseca con alcune ripide viette che si allontanano dal lago portando verso il Sacro Monte (Patrimonio Mondiale dell'UNESCO) o verso l'ampia zona dei parcheggi.

Al centro del paese si trova Piazza Motta, vero e proprio salotto affacciato sul lago, dalla quale partono le imbarcazioni dirette all'Isola di San Giulio. La piazza è circondata su tre lati da edifici ben proporzionati allo spazio, per buona parte porticati. Sul lato nord si trova il broletto o Palazzo della Comunità della Riviera di San Giulio, risalente al 1582, costituito da un portico al piano terra, usato per il mercato, e una sala per riunioni al primo piano; qui si esercitava il potere legislativo, oltre che esecutivo per mezzo del Consiglio Generale (composto dai deputati del feudo vescovile) ed è considerato il simbolo del lungo periodo di autogoverno della regione. La costruzione è un connubio di elementi classici e rustici, come gli affreschi sulla facciata e l'irregolare scala esterna, le piccole colonne del portico e il tetto in beole. L'edificio culmina con una piccola torre campanaria. L'attuale sede del municipio di Orta è villa Bossi, con un bel giardino affacciato sul lago e la scultura in bronzo dedicata a Kark Heinz Schroth. I tanti appassionati d'arte tra di noi notano che l'opera è intitolata "Il quadro perfetto" : un'ispirazione per la foto di gruppo della compagnia.

Di fronte al broletto inizia un'ampia strada in salita denominata "Motta" (via Caire Albertoletti), interamente pavimentata in sassi, alla cui sommità è posta la parrocchiale di Santa Maria Assunta, costruita nel 1485 e ricostruita nella seconda metà del XVIII secolo. La salita è fiancheggiata da antiche case tipiche e alcuni palazzi storici.

E' arrivato il momento di ripartire. Riprendiamo rapidamente la via del ritorno a Pettenasco, li ci aspetta lo sbarco e la risistemazione delle canoe sul furgone. Il tempo è davvero splendido l'aria è limpida e il sole è davvero piacevole. Ci prepariamo quindi al ristoro: davvero non manca nulla. Tra dolce e salato ne abbiamo per tutti ma prima un bagno. Un tuffo tonificante nelle acque limpide del lago.

E' stata una bella giornata, intensa di emozioni e dove tutto è andato per il meglio. Non resta che darci appuntamento al prossimo anno...

Villa Crespi

Le origini di Villa Crespi risalgono al 1879 e rappresentano la realizzazione del sogno del facoltoso industriale cotoniero Cristoforo Benigno Crespi che volle trasportare il fascino di Baghdad nel suo amato lago d'Orta. La dimora, inzialmente dedicata alla Signora Pia Travelli Crespi, anche lei, come il marito, originaria di Busto Arsizio (Varese), le fu donata come atto d'amore; questo il motivo per cui alla casa venne dato il nome Villa Pia, ancora leggibile su uno dei cancelli che la circondano.

La sorprendente villa è dominata da un elegante minareto e per la sua fama di luogo magico ed affascinante accolse durante il Novecento poeti, capitani d'industria, principesse e il Re Umberto di Savoia.

A partire dal 1999, Cinzia ed Antonino Cannavacciuolo la rendono un punto di riferimento per l'ospitalità all'italiana ed un tempio della cucina.

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