Domenica 2 luglio si e' svolta la discesa dell'Oglio da Sarnico a Palazzolo organizzata dal KCCP
kayak canoa club di Palazzolo; il ritrovo e' nei pressi della gelateria LA GATTA ma il gruppo del KS parte direttamente dalla base La calchera.
Dopo l'arsura e la carenza d'acqua delle scorse settimane troviamo la giornata perfetta;
cielo limpido, temperatura gradevole ed un livello al ponte di Capriolo di -90cm, esattamente 70cm in piu' dei giorni precedenti e vi assicuro che visti da dentro il fiume 70 cm sono tanti.
Il KS si presenta con un bel gruppo composto da ben 9 elementi dei quali 3 istruttori, 1 medio livello, 3 principianti freschi di corso fiume e 2 intrusi che pur avendo saltato il corso per impegni se la sono comunque cavata egregiamente.
Finalmente si parte dalla base ma c'e' qualcuno che preso da ansia da eskimo si fa un bel bagnetto ancor prima di partire.
A Sarnico ci aspettano gli amici del KCCP e tra un discreto pubblico di curiosi amici e parenti , si parte seguiti da un drone che ronza sopra di noi.
Arrivati alla diga affrontiamo il primo dei 4 trasbordi che ci aspettano lungo il percorso;
e' la prima volta che vedo la diga dal di sotto e devo dire che grazie anche alla notevole quantita' d'acqua rilasciata, e' veramente una cosa che merita d'essere vista.
La corrente spinge tra le rapide, il divertimento e la concentrazione sono al massimo ma cio' non ci toglie il piacere di godere della bellezza dell'ambiente circostante.
Prima del trasbordo del "gommone" uno sbarramento artificiale creato anche con paratie in gomma gonfiabili, troviamo grazie al livello alto un bel ritorno dove i piu' bravi danno spettacolo surfando sull'onda. (bellissimo).
Uno dei nostri ( diversi del KCCP ma in percentuale penso siamo pari) ribalta tra le onde ma viene presto recuperato e rimesso in navigazione.
Con l'ultimo trasbordo attraversiamo parte di un bosco dove il sentiero e' rappresentato da un rigagnolo dove facciamo scorrere i nostri kayak fino a reimbarcarci a valle dell'ennesimo sbarramento.
Arriviamo a Palazzolo dove nei pressi del ponte di ferro scendiamo la cascata e stiamo a giocare con la corrente rilasciata dalla centrale elettrica.
Siamo ormai all'arrivo e passare sotto i vari ponti di Palazzolo e' davvero suggestivo, ma iniziamo a sentire nell'aria il profumo del pranzo offerto dal KCCP e la fame inizia a farsi sentire.
Sbarchiamo alla loro sede dove in ottima compagnia oltre a rifocillare il corpo ci scambiamo le impressioni e le esperienze vissute durante questa splendida discesa.
Grazie agli amici del KS per aver condiviso quest'esperienza; grazie al KCCP per l'organizzazione dell'evento ed ancora piu' ad Alfredo che ci ha riportato alla base con tutti i nostri kayak.
Dario Pelliccioli
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Quest' anno la discesa dell'Adda da Olginate a Villa d' Adda cade il 25 giugno in un periodo caldissimo con temperature prossime ai 40 gradi. Il percorso è quello consueto proposto dall'associazione Adda7 con partenza da Olginate e arrivo a Villa D'adda. E' un percorso di circa 12 km.
In realtà al mattino un acquazzone rinfresca l'aria e il resto della gità si svolge in condizioni ideali.
L'arrivo è posto in prossimita del Traghetto di Leonardo, un particolare tipo di traghetto a mano, che prende il nome dal suo presunto inventore, Leonardo da Vinci. L'unico esemplare tuttora funzionante infatti unisce i moli di Imbersago (Lecco) e Villa d'Adda (Bergamo).
Siamo oltre una dozzina del Kayak Sarnico ad unirci allla manifestazione di Adda 7 con un numero complessivo di circa 50 partecipanti.
Anche questa volta Enrico Mussinelli prende parte alla discesa. Enrico oramai più essere guidato ha imparato a farsi guidare dai propri accompagnatori nelle discese e adesso si prende anche qualche metro di spazio.
All'arrivo a Villa d'Adda il consueto ristoro con condivisione delle cibarie. Arrivederci al prossimo anno e godiamoci le fotografie.
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Presentazione del progetto
Il Kayak Sarnico il 15 luglio 2017 organizza un corso di sicurezza nella pratica del Kayak. Le nozioni riguardano il kayak da fiume , da lago , da mare. Lo scopo dell’evento è istruire i partecipanti alla sicurezza nella gestione dei rovesciamenti in acqua attraverso l’apprendimento delle principali tecniche di:
Il teatro delle prove è lo specchio d’acqua di fronte alla Base Nautica - La Calchera, Via Predore 6, Sarnico.
Le attività si svolgono su moduli di due ore con un max di 10 partecipanti ognuna.
Ai partecipanti è richiesto di
Presentarsi con vestiario idoneo alla prova in acqua: scarpette, long john in neoprene, maglietta termica MM/ML, giubbetto debitamente regolato per consentire le manovre in acqua, paraspruzzi.
Introduzione
L’impegno del Scuola di Canoa – Kayak Sarnico sulla sicurezza nasce con l’associazione stessa. Ogni corso base è stato erogato con l’adozione dei dispositivi di legge e lo statuto stesso riporta l’indicazione d’obbligo per il loro utilizzo. I corsi avanzati di acquaticità e di eskimo oltre alle esperienze su fiume e su mare hanno portato la consapevolezza di come una adeguata preparazione alla gestione del rischio possa fare la differenza. La differenza tra chi si limita “ metterti in acqua” e chi è Scuola di Canoa.
Gestire i rischi connaturati agli sporta acquatici (moto delle onde, instabilità delle imbarcazioni) ci consente di mantenere i tipici inconvenienti di un’uscita in kayak affinché rimangano semplici perdite di tempo se non occasioni per esercizi di abilità e confronto all’interno del team.
La incapacità di gestire i rischi viceversa espone ai pericoli, seppur limitati dall’adozione dei dispositivi di sicurezza, della pratica in acqua.
Concetti
IL GRUPPO
la formazione si svolge in GRUPPO, che poi formato e coordinato permette di superare le difficoltà riducendo ulteriormente i rischi connessi alla pratica del kayak. Formarsi e poi sperimentare in team permette di ragionare sui limiti propri individuando errori e punti di forza.
Attrezzatura e materiali
Indossare i materiali adatti e conoscere le caratteristiche delle imbarcazioni sono fondamentali per la riuscita delle manovre e la gestione del rischio.
Maglietta termica | pantaloni neoprene | scarpe neoprene |
Paraspruzzi | Giubbetto di galleggiamento | Giacca d'acqua |
Caschetto di Protezione | Moschettone a Ghiera | Corda da lancio |
Coltello da salvataggio | Fischietto | Kit pronto soccorso |
Applicazione
Pratica e applicazione consentono di assimilare i concetti fondamentali per superare più facilmente le difficoltà.
Salvamento
Il termine “Salvamento” fa riferimento all’insieme di tecniche che, una volta acquisite, sperimentate e applicate mettono in condizione il gruppo di kayaker di gestire la situazione di rovesciamento di uno o più componenti del gruppo. Il successo nell’applicazione delle tecniche di salvamento consente al kayaker di rientrare nel kayak e di riprendere la navigazione.
Tecnica : Tutti in acqua,
Salvataggio a T (doppio)
Autosalvamento
E’ l’insieme di tecniche che permettono, in caso di rovesciamento al kayaker una volta acquisite, sperimentate e applicate, di rientrare nel kayak e di riprendere la navigazione.
In tutti i casi considerati è previsto il rovesciamento, l’uscita bagnata dal kayak e conseguente recupero.
Corda la lancio
La corda da lancio è un dispositivo di salvataggio usato comunemente nella pratica sportiva della canoa/kayak, del rafting e nelle operazioni di soccorso in fiume. È composta da una corda di lunghezza tipicamente compresa tra 12 e 20 metri fissata ad una estremità ad un sacco, entro il quale viene arrotolata. Sacco e corda sono costituiti da materiale sintetico che ne assicura la galleggiabilità e sono realizzati in colori vivaci per essere facilmente distinguibili in acqua.
Sfruttando il peso del sacco pieno di corda, il soccorritore trattiene l'estremità libera della corda lanciando il sacco verso la persona in difficoltà. Una volta afferrata la corda o il sacco, il discesista in difficoltà può essere trainato verso riva o comunque lontano dalla zona di pericolo.
La corda da lancio, insieme all'ausilio al galleggiamento e al casco, costituisce la dotazione di sicurezza standard per la pratica degli sport fluviali.
La corda da lancio può essere utilizzata, oltre che in caso di necessità, anche come misura di prevenzione in caso di attraversamento di sezioni particolarmente difficili o pericolose. In tali casi uno o più discesisti si pongono preventivamente in posizione tale da poter soccorrere i compagni che si venissero a trovare in una condizione di difficoltà, consentendogli di affrontare il passaggio in sicurezza.
La combinazione di più corde, anche insieme a moschettoni e cordini, consente la realizzazione di paranchi o altri sistemi complessi per il recupero di pericolanti o per il disincaglio delle canoe.
Coltello da salvataggio
Il coltello in canoa risulta utile se non necessario in tutte le situazioni in cui sia necessario rimuovere un vincolo tra noi, i nostri compagni e una fune, un imbrago, una parte dell'attrezzatura. Le caratteristiche di un coltello da salvataggio è che deve essere apribile con una mano sola, mediante la sola forza del pollice ed essere privo di punta per ridurre la possibilità di tagli accidentali. Eventuali seghettature sono utili al fine di migliorare la capacità del coltello.
Nodi
Nodo barcaiolo, Mezzo barcaiolo, nodo savoia, nodo delle guide
Traino
Con il traino si intende l’insieme delle tecniche che, una volta acquisite, sperimentate e applicate mettono in condizione il gruppo di kayaker di gestire la situazione di incapacità di un componente (per malore, incidente, perdita della pagaia) a proseguire la navigazione attivamente (pagaiando).
Per informazioni, contattare Flavio.
Galleria immagini
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